2022
martedì
novembre
08

PROGETTO DI VALORIZZAZIONE AREA ARCHEOLOGICA

Teglio

 Un accordo tra Comune di Teglio, Consorzio Turistico Media Valtellina e privati proprietari dei terreni, è ciò che sta prendendo vita in questi giorni allo scopo di rivalorizzare l’area di Caven a Teglio.

Situato a metà versante retico tra Tresenda e Somasassa, il sito è divenuto famoso negli anni 40 grazie al ritrovamento di tre stele, riconosciute dalla dottoressa Maria Reggiani Rajna, e a oggi conservate nell'Antiquarium Tellinum presso il Palazzo Besta di Teglio. Particolarmente significativa quella detta “della Dea Madre” o “monolito Caven III”. A distanza di oltre trent'anni, fra il marzo del 1974 e l'agosto del 1975, il Gruppo Archeologico Tiranese scoprì su un'enorme roccia poco distante 60 incisioni scutiformi databili probabilmente al tardo Neolitico (3500-2800 a. C.), ma forse anche a due millenni prima. L'importanza di quest'ulteriore scoperta è legata alla sua eccezionalità: raffigurazioni simili, legate al culto dei morti, hanno in Italia un solo analogo, a Luine, in Valcamonica, mentre sono assai diffuse nei paesi dell'Europa atlantica. La presenza di coppelle segnala che il luogo era dedicato a sacrifici di animali.

 
La grande roccia di Caven

Proprio per questa similitudine è nata l’idea da parte del laureando Andrea Riva, studente di design del prodotto presso LABA (Libera   Accademia   di   Belle   Arti) - Brescia, di creare un percorso tra la val Saviore in Valcamonica e Teglio a supporto della sua tesi, aiutato   e   seguito   dal   Prof.   Pietro   Giorgio   Zendrini   relatore   del   progetto.

La tesi verte sullo studio e la documentazione/catalogazione della semiotica camuna a partire da un contesto storico – geografico, seguito dall’analisi di analogie e differenze della simbologia in base all’area geografica di dove i reperti sono stati rinvenuti. 

Andrea Riva a inizio settembre ha compiuto e tracciato questo percorso denominato de “La Via della Dea” andando a riscoprire la storicità di questo sentiero. Storicità, intesa come importanza di un determinato luogo nel sistema viario antico e di conseguenza possibile punto d’insediamento. 

Un cammino di 70km studiato sui tre giorni di percorrenza, di media difficoltà, per persone che hanno già una minima esperienza in montagna in quanto i dislivelli da percorrere sono notevoli, seppur senza mai salire oltre 2500 m s.l.m. 

Il sentiero della via della Dea verrà presentato a Teglio a breve in un incontro aperto a tutti dove verrà raccontato nel dettaglio il progetto che prevederà anche la realizzazione di una segnaletica dedicata che indicherà il passaggio de “la Via della Dea” nel sito di Caven. 

Iniziativa simile è stata fatta la scorsa estate nell’ambito del progetto del “Cammino mariano delle alpi collegato con via Valeriana” creando un sentiero denominato “della Dea Madre” che collega Aprica a Teglio passando per il sentiero degli Zapei d’Abriga e, appunto per Caven. Per maggiori dettagli il link https://cammikando.it/zdmap/ spiega tutto il percorso in modo preciso.

Obiettivo per la prossima primavera, oltra a un ripristino generale dell’area e dei sentieri limitrofi, è la pulizia della roccia di Caven, operazione supportata da archeologici esperti, e la realizzazione di cartelli informativi in modo da dare al visitatore tutti gli strumenti per riscoprire questo importante sito archeologico tellino.