Stio

Sindaco di Stio
Dr. Natalino Barbato
Primario di Pneumologia presso AZIENDA OSPEDALIERA S. GIOVANNI DI DIO E RUGGIERO D'ARAGONA

Il Luogo
Stio, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento

E’ un comune di poco meno di 900 abitanti, ricadente interamente nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. La sua ricchezza di risorse ambientali, storiche, artistiche e culturali lo rendono una meta ideale per quanti amano il turismo culturale e l’ecoturismo.

Il paesaggio che circonda i centri abitati di Stio e della frazione Gorga si presenta ricco di boschi, con prevalenza del cerro, dell’ontano e del castagno. A quota 984, dalle pendici del monte Le Corne, sgorga il fiume Alento, uno dei corsi d’acqua più importanti dell’intera area cilentana.

 

La storia
Monaci e baroni

Varie sono le ipotesi sulle origini del toponimo. Per alcuni, deriverebbe dal termine latino hostilius, che significa “ciò che èpiù ostile”, in riferimento alle capacità degli stiesi di resistere ai nemici. Per altri avrebbe la sua radice nelle parole ostium (ingresso) o aestivus (pascolo estivo). La tesi più attendibile fa però riferimento alla località Serra Staino, dove sorse l’originario nucleo abitato del paese. Il rinvenimento di reperti archeologici in località “Chiano Rosario” ha portato gli studiosi a dedurre che il territorio di Stio sia stato abitato già dal VI secolo avanti Cristo.

Ma fu solo intorno all’anno Mille che i basiliani del monastero di Rofrano fondarono le grancie di Santa Maria della Croce e di San Lucido intorno alle quali, nel corso dei secoli, si svilupperanno i centri abitati di Stio e Gorga. In epoca normamma, entrambi poi divenuto baronia. Ai primi dell’ Ottocento la feudalità fu infine abolita. Ultimi signori del luogo furono i baroni Pasca.

 

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Settecentesca, sorse sui resti della chiesa di San Giovanni Battista, databile intorno al XVIII secolo. La facciata è imponente, con il pregevole campanile a pianta quadrata: il suo livello più alto, dotato di orologio, fu aggiunto successivamente. L’altare maggiore custodisce le reliquie dei santi Gaudenzio, Modesto e Crescenzio. Pregevoli anche i cinque altari laterali e l’antico coro ligneo, oggi spostato in sagrestia.

Cappella di Santa Sofia
L’intitolazione farebbe pensare a un legame con il monachesimo basiliano. Presenta pianta rettangolare, con la facciata sovrastata da una minuscola torre campanaria.

Cappella di Santa Maria degli Angeli
E’ un’altra importante testimonianza delle devozioni popolari conservate dalla comunità locale. Le sue linee sono essenziali ma non prive di eleganza.

Ruderi dell’antica chiesa dei Santi Pietro e Paolo
E’ quel che resta dell’antica chiesa parrocchiale di Stio, edificata nel corso del XI secolo, forse sopra i resti di una preesistente struttura fondata da monaci di rito greco-cattolico. Ne restano visibili il campanile e parte delle mura perimetrali, che dominano uno splendido panorama. Oggi, questo sito così ricco di storia e di fascino ospita mostre e manifestazioni culturali.

Altre risorse
Non solo il percorso Stio tipica: il territorio comunale è ricco di tante altre risorse da visitare e apprezzare.

Patrimonio culturale
Cappella di Santa Maria della Croce
Costruzione millenaria, di origine basiliana. La tradizione popolare ritiene che ad essa San Nilo da Rossano abbia donato una reliquia della Santa Croce. Intorno ad essa si sviluppò l’annuale Fiera della Croce.

La Valle dei Mulini
Può essere considerato uno tra i siti di archeologia rurale più importanti della provincia di Salerno. Vi si possono ammirare i resti di antichi mulini un tempo alimentati ad acqua.

L’area è collegata al centro abitato di Stio grazie a un sentiero della lunghezza di due chilometri.

Esposizione della chitarra battente cilentana
Splendida raccolta di autentici capolavori di liuteria, annessa allo studio del maestro liutaio Domenico Campitiello. Originatasi nel XIV secolo in ambiente rurale, la chitarra battente rappresenta un elemento fondamentale dell’identità collettiva di molti territori del Meridione d’Italia, e del Cilento in particolare. “Chitarra battente” of Cilento Exhibition

Museo Archivio
Antonio Trotta
Collezione permanente d’arte contemporanea, che espone opere del maestro Antonio Trotta, nativo di Stio.

Segni d’identita nel centro storico di Stio
Arco di Via Umberto I
Arco in pietra che presenta particolari architettonici molto antichi.

Le strette
Sequenza d’archi che rappresenta uno dei luoghi più suggestivi del centro storico.

Casa dell’Abate Pepe
Qui, nel 1742, nacque l’Abate Giuseppe Pepe, Accademico per le Scienze Matematiche e Fisiche.

Vuttaro re Zi Mastr
Locale anticamente adibito alla conservazione del vino, che conserva tutte le attrezzature una volta utilizzate per vinificare.

Chiassetto
Piccolo slargo, comune a più famiglie, segnato da scale e archetti.

Cortile di Lidiana
Altro piccolo slargo, in prossimità del quale sono ancora visibili gli anelli in ferro ai quali venivano legati gli asini.

Il borgo di Gorga

Cenni storici
Il toponimo pare derivare dal termine latino gurges, che secondo il glottologo Giovan Battista Pellegrini significherebbe “raccolta d’acqua”, o anche “situato nella strozzatura di una montagna”. Appare quindi plausibile il richiamo alle sorgenti del fiume Alento, situat sul monte Le Corne, a breve distanza dal paese. Lo storico Pietro Ebner ricorda come Gorga fu “in possesso dei principi Sanseverino di Salerno” e che, più in generale, il paese “seguì le sorti di Magliano e poi quelle di Stio”. Dopo all’inizio dell’800 il paese fu aggregato al Comune di Stio.

Centro storico
E’ un intreccio particolarmente affascinante di vicoli stretti, corti e piazzette. Una testimonianza degli stili di vita degli antichi villaggi rurali del Cilento.

Chiesa di San Gennaro
E’ il più importante monumento di Gorga, dove la devozione per il santo vescovo Gennaro ha radici antichissime. L’esterno è abbellito da un possente campanile. All’interno, fra l’altro, si ammira un dipinto murale raffigurante il Santo che benedice il paese.

Tradizioni, feste religiose, eventi
Fiera della Croce

Una tradizione millenaria che si rinnova ogni anno nei primi giorni di settembre. Sin dal principio ebbe come sede l’area circostante la cappella di Santa Maria della Croce. In età medievale assunse progressivamente importanza, specie per il commercio della seta.

Festa di San Pasquale Baylon
17 maggio e ultima domenica di agosto

Festa di San Vito
giugno

Festa di Sant’Antonio da Padova
Gorga, 13 giugno

Festa della Madonna della Sanità
Gorga, terza domenica di agosto in Gorga

Ciccimmaretati
Sagra dei piatti poveri
Agosto

Ambiente, alimentazione e salute alle sorgenti dell’Alento
Agosto

Festa della castagna
Ottobre

Festa del fagiolo Regina
Gorga, dicembre

Referenti per Cittaslow:

Prof. Trotta Massimo      
Mail: massimo.trotta@comune.stio.sa.it

Arch. Scianni Francesco 
Mail: francesco.scianni@lebelleforme.com

Sito comune di Stio:
http://www.comune.stio.sa.it