2023
sabato
maggio
13

DAL SENTIERO DEGLI IMPOLLINATORI ALL’APIARIO DI COMUNITÀ

Cittaslow celebra le Giornate mondiali delle api e della biodiversità del 20 e 22 maggio 2023 con il progetto CittaslowBee.

L’autostrada delle api di Usseglio e il corso di avvio all’apicoltura di Parrano. Le case per api naturali di Acquapendente e la pista delle api di Castel San Pietro Terme. Il monumento agli impollinatori di Città della Pieve. 

Ad Asolo non solo api: al via BoscAsolo.  

Si stima che l'87% delle piante selvatiche in fiore del mondo, circa 308.000 specie, dipendano, almeno in parte, dall'impollinazione. Ma non solo le piante selvatiche: è dimostrato che il 70% delle 115 colture agrarie di rilevanza mondiale beneficiano dell’impollinazione. In Europa l’84% delle 264 specie coltivate necessità dell’impollinazione degli insetti e oltre 4.000 differenti specie vegetali continuano a prosperare e a riprodursi attraverso le api. Sono i dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che ancora una volta fanno capire quanto sia fondamentale e preziosa l’azione 

di questi laboriosi insetti.  

Il 20 e il 22 maggio 2023 si celebrano rispettivamente le Giornate mondiali delle api e della biodiversità. Concetti strettamente legati tra loro e insieme protagonisti della filosofia di Cittaslow, in prima fila nella salvaguardia del territorio naturale.

 

CittaslowBee

Le api sono le sentinelle della biodiversità ed è per questo che le Città del Buon Vivere sono da anni impegnate nella tutela di questi insetti fondamentali per l’ecosistema. 

“Mentre tutti parliamo di grandi temi a livello globale come il “green deal” e la “next generation” – spiega il presidente Cittaslow, Mauro Migliorini – come sindaci e cittadini delle Cittaslow abbiamo voluto dare subito un contributo concreto, impegnandoci nella difesa delle api”. In questa direzione va il progetto CittaslowBee, che gode del patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e del sostegno delle Città del Miele. 

“In considerazione del ruolo che hanno le Comunità Cittaslow per la promozione di uno sviluppo locale sostenibile, per la riqualificazione dei territori e per la tutela dell’ambiente - continua il Mauro Migliorini - le Cittaslow italiane propongono questo “progetto aperto” che è una sorta di cantiere, di sensibilizzazione alla salvaguardia delle api. Le api, quali indicatori della biodiversità, della salubrità ambientale e della tutela ambientale”. 

Il progetto coinvolge le 88 città della rete italiana di Cittaslow e il network internazionale, 300 città in tutto il mondo, con azioni concrete rivolte alle Amministrazioni e ai cittadini. 

È un modo per far conoscere anche il manifesto CittaslowBee. “Un documento che contiene – spiega Pier Giorgio Oliveti, Segretario Generale Cittaslow – suggerimenti tecnici e operativi per le pubbliche amministrazioni e indicazioni di comportamento per i cittadini. Uno strumento concreto, che riporta ad esempio l’elenco delle piante mellifere indicate per la piantumazione di parchi urbani e aree pubbliche. Oppure, per i cittadini, le modalità di prendersi cura di giardini e balconi fioriti. E ancora agli agricoltori vengono suggerite le buone pratiche per aumentare l’abbondanza degli impollinatori, sia domestici che selvatici”.

L’apiario comunale di Parrano

L’idea di Parrano, piccolo comune in provincia di Terni, membro di Cittaslow, è davvero originale: un apiario di comunità. Si tratta di una decina di arnie che permettono agli abitanti del borgo di conoscere e osservare liberamente le api nel loro habitat, sotto la guida di un apicoltore esperto. 

“Il tema delle api ci sta molto a cuore – spiega Valentino Filippetti, Sindaco di Parrano - Siamo Comune Amico delle Api e collaboriamo molto con gli apicoltori. Per questo abbiamo realizzato un apiario di comunità: 10 cassette a disposizione di chiunque voglia imparare a coltivare le api, curarle, estrarre il miele. Pensiamo sia un passo verso la tutela e la salvaguardia della biodiversità del nostro territorio”. 

Non solo, Parrano si è impegnato anche nella realizzazione di un parco con piante mellifere, un vero e proprio richiamo per le api. Inoltre a breve partirà il Corso di avvio all’apicoltura a cura di Apicoltura La Valle del Chiani, finalizzato alla conoscenza del mestiere di apicoltore. Cinque lezioni con approccio teorico e pratico che permetteranno di prendere confidenza con l’apiario comunale. 

 

Il sentiero degli impollinatori di Usseglio 

Non potevano che partire dalla Cittaslow di Usseglio l’autostrada delle api e il sentiero degli impollinatori. Per dirla con le parole del sindaco di Usseglio, Pier Mario Grosso: “Qui, nel cuore delle Valli di Lanzo, dove scoprire natura, tradizioni e paesaggi unici, ritrovando un ambiente di montagna ancora incontaminato”. 

Dal 2021 Usseglio è diventato difensore delle api e fa parte dei “Comuni Amici delle Api”. Non solo, ha aderito anche al progetto dell’autostrada delle api” creando un vero e proprio sentiero degli impollinatori. Si parte proprio da Usseglio, un borgo in provincia di Torino con meno di 200 abitanti, e si arriva a Stupinigi attraverso un corridoio ecologico creato ad hoc per gli insetti impollinatori. Ogni 250 metri infatti, su tetti o balconi, aiuole, parchi o giardini ci sono stazioni di polline, cioè dei vasi di fiori e piante mellifere, produttrici di nettare o altre sostanze care alle api. 

 

Ad Acquapendente case per api naturali

Acquapendente è un altro comune Cittàslow molto interessato alla salvaguardia delle api. Proprio qui infatti, dalla Riserva Naturale Monte Rufeno della Regione Lazio, da qualche anno è partito un progetto innovativo per tutelare e migliorare in modo naturale il numero delle api, riesumando antichi sistemi di allevamento alare e metodi di apicoltura. Si tratta di “case per api naturali”, del tipo “kenia top bar”, ospitate dalla cooperativa L'Ape Regina, che permettono alle api di proliferare in sicurezza. Il tutto slegato dalla produzione commerciale del miele. Nell'arnia Kenya Top Bar le api sono libere di creare i favi su delle barre di legno, senza nessun tipo di condizionamento umano volto alla produzione del miele, e quando sono in soprannumero possono sciamare liberamente, come avviene in natura per gli insetti impollinatori. Un progetto importante, come spiega il direttore della Riserva di Monte Rufeno Massimo Bedini: “ogni anno una colonia di api trasporta circa 20 kg di polline e 220 kg di nettare. Per questo il miele e il polline consentono di ricostruire una vera e propria impronta digitale delle caratteristiche botaniche del territorio”.

 

La pista delle api di Castel San Pietro Terme  

A proposito di api, tra i comuni Cittaslow, Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna ospita la sede dell’Osservatorio Nazionale Miele. Sono molte le iniziative che insieme al Comune vengono portate avanti proprio per la salvaguardia degli insetti. Il giardino delle api è una di queste: la riproduzione in miniatura nella piazza centrale dell’ecosistema di questi insetti. Un prototipo di quello che si vorrebbe realizzare lungo la ciclabile del fiume Sillaro. Una vera e propria “pista delle api” con piante mellifere come salice, tiglio, rosmarino, lavanda, ginestra, tamerici, rosa, salvia, timo, origano, santoreggia, erba cipollina e girasole, piante che forniscono alle api il polline per nutrirsi e produrre il miele.

Il giardino ha l’obiettivo di sensibilizzare sui temi dell’ambiente e dell’importanza delle api per la salute dell’intero ecosistema, in occasione in particolare della giornata dedicata alle api e alla biodiversità. In questo senso, spiega il direttore dell’Osservatorio Nazionale Miele, Giancarlo Nardi: “fondamentale è anche la manutenzione del verde che deve avvenire in modo sostenibile per gli impollinatori. Per questo il Comune organizza almeno 2 corsi all’anno per promuovere e far conoscere queste modalità compatibili tra i privati e gli operatori di settore”.

 

Il monumento agli impollinatori di Città della Pieve 

Un rifugio per api solitarie con relativo habitat, composto da piante e fiori che donino loro adeguato nutrimento. Inoltre una stele simbolica dedicata alle api, un monumento celebrativo al lavoro degli impollinatori per sensibilizzare sull'importanza di questi insetti, sulla necessità di proteggerli e di fermare la distruzione degli ecosistemi, indispensabili per la loro vita e di riflesso anche della nostra. 

Sono le iniziative di Città della Pieve, Cittaslow in provincia di Perugia. Il Comune Amico delle Api, non solo è impegnato nell’incremento della coltivazione di specie vegetali gradite agli insetti, ma ha anche progettato il primo orto di comunità a tutela della biodiversità. Molta attenzione viene data ai trattamenti da eseguire sulle alberate cittadine, evitando l’uso di pesticidi e altre sostanze dannose. 

“Il mondo che verrà – afferma il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini – non può fare a meno delle api, da cui dipende, direttamente e indirettamente, circa il 75% di frutta e verdura che troviamo sulle nostre tavole e il 90% di piante e fiori selvatici presenti sulla Terra. Perciò siamo pienamente consapevoli delle conseguenze che la diminuzione di questi insetti preziosissimi e insostituibili comporterebbe”.

 

Dalle api al bosco di Asolo

Membro della rete dei “Comuni Amici delle Api” e dell’associazione nazionale delle “Città del Miele”, anche Asolo è da sempre tra le Cittaslow impegnate nella salvaguardia delle api. Quest’anno si distingue però in particolare per una iniziativa a sostegno della biodiversità: BoscAsolo. Quasi 8 ettari di terreno per promuovere e valorizzare, in particolare nelle nuove generazioni, la fruibilità dei boschi e delle aree agricole dei Colli Asolani, e per consapevolizzare l’importanza del patrimonio ambientale, storico ed economico di questi luoghi. Un'oasi di biodiversità dove valorizzare il rapporto uomo-ambiente a garanzia di una migliore qualità della vita.

“Il BoscAsolo è un modello che può diventare una buona prassi da applicare nelle sue linee generali ad ogni luogo ove si intenda promuovere un rapporto con la natura integrato e consapevole” – dichiara il Sindaco Mauro Migliorini.

L’area è percorsa da sentieri attrezzati, liberamente fruibili dai cittadini e dai turisti che qui possono vivere un’esperienza stimolante e multisensoriale. Guidati da pannelli esplicativi e installazioni interattive, si potrà scoprire castagneti secolari, una sorgente con le salamandre, alberi da frutto selvatici, tracce di animali, vitigni e ulivi antichi.