LA FESTA DELLA TERRA

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La Festa della Terra. 3 Maggio di ogni anno.

Il 3 maggio 2017, per volontà del Comune, si ripristina un’antica tradizione: la festa della Terra, le Croci benedette. Si dice che porre una croce benedetta sul proprio campo o sul proprio orto, assicuri un buon raccolto. Tutti i cittadini di Parrano che hanno appezzamenti di terra portano in Chiesa, una croce fatta di canne, al cui incrocio sono sistemati il ramo di ulivo benedetto, il pezzetto della candela pasquale, una foglia di giglio. Ognuno sistema la croce nella propria terra, recitando una preghiera in latino:

A fulgure et tempestate

Libera nos Domine

A flagello terrae motus

Libera nos Domine

A peste, fame et bello

Libera nos Domine

Ut fructus terrae dare et conservare 

Digneris te rogamus

Audi nos

Ut pacem nobis dones

Te rogamus

Audi nos

Dal libro di Don Mario Cecci, parroco di Parrano, “Parrano e il suo territorio” ed.1995

Esiste, vicinissima a Parrano, la piccola chiesa della Madonna di Gabriello. Varie piante di elci, acacie, robinie, allori e rose la circondano graziosamente della loro ombra e delle loro fronde.

A circa venti metri, sulla destra della chiesina, c’è una vetustissima pianta di castagno. Ha sulle “spalle” alcuni secoli di vita. Ha infatti la bella età di quattrocento anni. Ma nonostante gli anni gode ancora di ottima salute. Ogni anno a suo tempo produce saporitissime castagne. Mi avvicino al castagno, tutto solo, in religioso silenzio. Sento, tra la sorpresa e la meraviglia, una voce, anche se un po’ arrochita dagli anni…

Non credo a me stesso. Ma si, si, è proprio il castagno che parla…: “fui piantato qui, tanti, tanti anni fa in una freddissima giornata di inverno. Il cielo prometteva neve. Chi delicatamente e con cura mi pose a dimora fu un povero, ma solerte agricoltore. Si chiamava Natalizio De Santi. Una volta che fossi cresciuto, Natalizio, da me si attendeva delle buone castagne. Non ho deluso le sue aspettative.

…Anche i bambini di Parrano talvolta venivano da me a cercare castagne; i proprietari, mai, per questo li hanno sgridati. Un giorno venne tra gli altri un bambino povero e gracile. Aveva due fratellini piccoli. Si chiamava Giacomo.. Ma siccome era piccolo di statura, tutti lo chiamavano Giacomino. Provai tenerezza per lui. Scrollai allora i miei rami. Parecchie castagne caddero a terra. Giacomino non stava più nella pelle per la gioia. Ma una castagna sfuggita dall’alto del mio ramo, andò a sbattere sulla testolina ricciuta di Giacomino. Si mise a piangere a dirotto. Ma…quasi subito si quietò, al pensiero che le castagne raccolte avrebbero portato tanta contentezza ai cari fratellini più piccoli”.

Ogni anno l’8 settembre a Parrano si festeggia la Madonna di Gabriello; tutti i parranesi, i loro amici e conoscenti si riuniscono ai piedi del secolare castagno; il suo prato antistante accoglie giovani e meno giovani, donne e bambini per la merenda a base di prelibatezze locali; tuti si divertono riprendendo i giochi di una volta: il tiro alla fune, la corsa coi sacchi, la pentolaccia…Alla sera il cielo si illumina di bellissimi fuochi d’artificio. Chissà cosa penserà il castagno, senza dubbio sarà felice: tutti lo ammirano e lo amano da tanti secoli!!!

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