2022
giovedì
marzo
31

Assegnato all’Appennino Reggiano il ruolo pilota nel progetto Green Communities, finanziato con risorse del PNRR

Castelnovo ne’ Monti

Oggi sono state presentate dalla Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini le prime tre aree italiane che avvieranno la Strategia delle Green Communities sui loro territori, e tra queste rientra l’Unione Montana Appennino Reggiano, insieme alle Terre del Monviso (Piemonte) e il "Parco Regionale Sirente Velino" (Abruzzo).

La presentazione è avvenuta Roma, presso la sede del Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie, con la partecipazione del Ministro Gelmini, del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e del Vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente.

Grande soddisfazione viene espressa dal Sindaco di Castelnovo Monti e Delegato per l’Unione Appennino alla Strategia Aree Interne, Enrico Bini: “Le “Green Communities” sono comunità locali che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono. In pratica l’assegnazione all’Unione del ruolo di una delle tre aree – pilota nazionali significa che saranno messi a disposizione alcuni milioni di euro, da investire su azioni rivolte alla sostenibilità ambientale, ad esempio l’agricoltura e il turismo sostenibile. Ma essere designati tra queste tre aree significa anche che l’utilizzo che faremo delle risorse sul nostro territorio sarà un modello che il Ministero potrà seguire ed applicare ad altre Green Communities che si candideranno nei prossimi mesi.

I fondi assegnati rientrano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tra le azioni previste per la “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. 

Un aspetto che sottolineo con grande orgoglio è che questa designazione arriva a seguito della nostra esperienza nell’ambito della Strategia Aree Interne, alla quale è strettamente legata: siamo stati scelti, come ha detto la Ministra Gelmini, perché rappresentiamo una best practice a livello nazionale. Abbiamo dimostrato, attraverso la Snai, di avere importanti capacità progettuali e di saper realizzare concretamente i progetti che presentiamo. È stata proprio l’applicazione della strategia d’area “La Montagna del Latte” che ci ha portato a lavorare a stretto contatto con il Ministero degli Affari regionali e delle Autonomie.
Questo nuovo progetto – conclude Bini – è di grande rilevanza anche perché significa dare una continuità al grande lavoro portato avanti in questi anni sulle politiche per l’Appennino, contribuendo a costruire nuove prospettive di sviluppo e una maggiore fiducia verso il futuro per i nostri territori”.