PIANETTO FIABA

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PIANETTO (FRAZIONE DI GALEATA)

Nella notte del 16 agosto 1850, andarono alcuni nel castello di Pianetto a cercarvi tesoro. Guidati da un Sarsinate, sotto un bianco mantello, con la verga fatata, intonarono il canto delle streghe, invocarono i demoni, gettarono la palla magnetica; ma trovarono solo un po' di grano bruciato e una vanga consumata dalla ruggine. Di questa ricerca giunse forse qualche notizia fra il popolo che vi ha ricamato le sue leggende. Si dice che apparve in quella notte un grosso cane nero il quale ringhiando coprì di bava quei ricercatori di tesori. Dalla fossa scavata venne fuori d'un tratto un globo che rotolò per il monte gettando per ogni parte fiamme e faville con immenso fragore. Si levò all'improvviso un vento impetuosissimo che piegava fino a terra i quercioli. Lo stregone e i suoi avidi compagni fuggirono tosto spaventati e pentiti.

 

LA LEGGENDA DI SANT'ELLERO E IL LUPO

Nella costruzione della Chiesa e del Monastero, il Santo Abate si servì di un asinello per il trasporto dei materiali. Nella notte di Natale, mentre il Santo era intento alla preghiera, un lupo entrò nella stalla e sbranò l'asinello. Al rumore accorse Ellero che pianse per la misera fine della bestiola, ed al lupo intento alla fuga, disse: <D'ora innanzi tu sostituirai la bestia che hai sbranato: sconterai così la tua colpa; altrimenti la tua coda diventerà così lunga che tutti ti potranno prendere.>

Così il lupo, come una volta il povero asinello, sostituì il Santo per i boschi tornando carico di legna, fino al fiume per caricarsi di pietre e di arena. La coda del lupo di S. Ellero è addivenuta proverbiale, e quando si vuoi indicare una cosa lunga si aggiunge: “come la cosa del lupo di S. Ellero”.

Ogni anno nella notte di Natale un lupo nero va errando sulla vetta del monte dov'è l'Abbazia, gira più volte intorno alla chiesa e lascia le sue orme sulla neve.  

 

FIORELLA

Quando Galeata era un città formata da una lunga fila di case molto vicine che arrivava fino a Pianetto, c'era una gran villa verso la Saetta, dove vi abitavano conti e marchesi, ma era l'Abbazia di Sant'Elleroche comandava.

Per proteggerla da tutti i Signori vennero costruite due rocche dai muri molto spessi, ed era coperta in alto da Pianetto e in basso da Civitella, così Galeata con poca spesa, a destra e a sinistra era difesa.

A guardia del Castello di Pianetto c'era un castellano un po' vecchietto che era arrivato da Badia, aveva una compagna molto bella e gentile proveniente da Firenze, soprannominata Fiorentina anche se in realtà il suo nome era Fiorella.

Il Conte di Valbona era un cacciatore e spesso passeggiava dalle parti di Pianetto e dopo che vide per la prima volta Fiorella, si fermava ogni giorno al Castello ad aspettarla. Fiorella era fidanzata con il castellano e  nonostante il Conte fosse ricco, Fiorella non rinunciava al suo amore.

Il 15 di maggio, festa del patrono di Sant'Ellero le campane dell'Abbazia suonano in festa perchè molti pellegrini erano accorsi per pregare insieme e durante la festa il Conte di Valbona si avviava verso il Castello sperando di incontrare Fiorella alla fontana.

Fiorella arrivò per riempire la brocca di acqua e con un balzo il Conte tentò di prenderla con la forza, ma lei si difese minacciandolo con un coltello e vedendo che il Conte non si arrendeva lo pugnalò e cadendo nella pozza, l'acqua si tinse di rosso.

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