2017
sabato
gennaio
07

Luigi Bracchi: il sentimento delle cose. In mostra a Tirano

Tirano

Si inaugura sabato 7 gennaio alle ore 11.00 presso le sale espositive di Palazzo Foppoli, la mostra “LUIGI BRACCHI, Un sentimento acutissimo delle cose” promossa  dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tirano . 

Curata dal Prof. Paolo Sacchini, docente Coordinatore del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia “Santa Giulia” e dalla sua studentessa Marta Scherini che ha realizzato il progetto di mostra come lavoro conclusivo della sua tesi di laurea, la mostra presenta opere presenti nelle case valtellinesi gentilmente concesse in prestito dai proprietari. 

L’occasione della tesi di Marta Scherini diventa l’opportunità per i tiranesi e non solo di approfondire la figura del pittore tiranese, oggi poco noto al grande pubblico ma senz’altro assai interessante, come testimoniano, tra l’altro, le molte partecipazioni alla Biennale di Venezia tra gli anni Venti e Quaranta del secolo scorso. 

Luigi Bracchi nacque a Tirano nel e a vent'anni si trasferì a Milano, dove frequentò l'Accademia di Brera e lo studio del bresciano Giuseppe Ronchi, anche se dal punto di vista artistico fu sostanzialmente un autodidatta. Nel vivace ambiente artistico milanese degli anni Trenta divenne amico e assiduo frequentatore di personalità di primo piano come Aldo Carpi, Carlo Carrà, Achille Funi, Pietro Annigoni e Alberto Savinio, mentre già nel 1934 Edoardo Persico lo segnalava per l'«esemplare modernità». In seguito, negli anni Cinquanta, anche Leonardo Borgese ed Enrico Somarè ne avrebbero riconosciuto e apprezzato le doti artistiche. 

Bracchi non avvertì quell'ansia di novità e quel bisogno di nuovi linguaggi che fu comune a molti artisti della sua generazione. Sebbene discontinuo nei risultati, i suoi paesaggi alpini, ma soprattutto le sue marine e i suoi ritratti, si mantengono sempre entro un misurato realismo che concede poco alle correnti artistiche contemporanee, riuscendo ugualmente, tuttavia, a esprimere una propria, sobria modernità. 

Ad arricchire la mostra sono previste le attività collaterali organizzate da Marta Scherini con un laboratorio didattico e una lezione-spettacolo rivolti ai bambini di 8-10 anni (gratuiti con prenotazione obbligatoria) e una visita guidata per il pubblico adulto che seguirà l’inaugurazione. 

I curatori e l’Amministrazione Comunale di Tirano ringraziano i proprietari per aver dato la disponibilità al prestito e aver reso possibile la realizzazione della mostra che resterà aperta dal 7 al 19 gennaio 2017 (dal martedì al sabato 11.00-12.00/15.00-17.30 domenica 10.00-12.00).

INFO: Biblioteca Arcari Tirano - tel. 0342 702572 - biblioteca@comune.tirano.so.it