2011
sabato
aprile
02

Massimo Serafini al Sabato d'Autore

San Miniato

"Io, sul cammino di Santiago di Compostela" di Massimo Serafini, edito da Mauro Pagliai, è al centro del nuovo appuntamento della rassegna "Sabato d'autore", alle 17 di sabato 2 aprile, al Circolo Arci La Scala.

L'iniziativa è del Comune di San Miniato, che si avvale della collaborazione dell'Associazione Fiera del Libro Toscano.

Il cammino di Santiago di Compostela è una delle tre grandi vie di pellegrinaggio della cristianità. Le altre sono la via Francigena, o Romea, da Canterbury a Roma, e la via per Gerusalemme.

Il cammino è legato alla tomba di Giacomo il Maggiore e al suo ritrovamento che, secondo la tradizione, risalirebbe al IX secolo. In realtà, Giacomo morì in Palestina. Comunque, Alfonso II, il Casto, re delle Asturie e della Galizia, ordinò la costruzione di una chiesa e, nell'893, i monaci benedettini vi fissarono la loro dimora. Da allora iniziarono i pellegrinaggi da tutta Europa.

Si tratta di un percorso, dalla Francia, di ottocento chilometri, che vede pellegrini in ogni stagione. Scrive Hape Kerkeling: "Il cammino di Santiago è arduo e meraviglioso. E' una sfida e un invito. Ti distrugge e ti svuota. E poi ti ricostruisce dalle fondamenta. Ti prende tutte le energie e te le restituisce triplicate. Devi percorrerlo da solo altrimenti non ti svela i suoi segreti".

Massimo Serafini parte il 1° novembre 2009. Impiegherà un mese per arrivare alla meta. Incontrerà persone di diversa nazionalità. Soffrirà (anche per problemi fisici) e gioirà. Ogni sera butterà giù il resoconto della giornata, che concluderà sempre con un pensiero. Ritroviamo tutto nel libro, scritto con semplicità e umiltà.

Massimo Serafini è nato a Capannoni (Lucca) nel 1958. Da cinque anni gestisce, insieme alla moglie, un'osteria sulle colline lucchesi. Abita a San Pietro a Marcigliano, cui è molto legato.

All''incontro, oltre all'autore, partecipano anche Riccardo Cardellicchio, in qualità di coordinatore, e Chiara Rossi, vice sindaco e assessore alla Cultura.

La lettura di alcuni brani dell'opera è a cura dell'Associazione culturale capannese.